Smartphone e Social sempre più precoci e sempre meno attenzione ai sistemi di protezione. In aumento i casi di cyberbullismo. Diminuisce la già scarsa propensione alla lettura. Uno su quattro non fa alcuna attività sportiva. Emergenza sonno: a letto tardi, dormono poco, e restano “connessi” anche di notte. Qualche segnale positivo relativo al consumo di sostanze alcoliche: aumenta l’età del primo contatto (in ambiente familiare) con una bevanda alcolica e cresce la percentuale di chi non beve, ma non diminuiscono le “ubriacature” in gruppo. Prevenzione: meno della metà frequenta il medico per controlli sistematici, ma ci va solo in caso di necessità. È questa la fotografia degli “appena teenagers” che emerge dall’indagine “Adolescenti e Stili di Vita” realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca IARD.

Presentati il 4 dicembre a Milano i risultati dell’indagine nazionale “Adolescenti e Stili di Vita”, realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca IARD con la collaborazione della Associazione Culturale Pediatri (ACP) e l’Osservatorio Permanente Giovani ed Alcol. L’indagine – curata da Carlo Buzzi, ordinario di Sociologia dell’Università di Trento, referente dell’area sociologica di Laboratorio Adolescenza e membro del Comitato Scientifico di Istituto IARD – e Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza – si è svolta tra i mesi di novembre 2018 e maggio 2019 su un campione nazionale rappresentativo di 2019 studenti (1027 maschi e 992 femmine) frequentanti la classe terza media inferiore (fascia d’età 13-14 anni). I confronti riportati sono con una analoga indagine svolta nel 2017.

La ricerca sugli adolescenti italiani – evidenzia Paolo Paroni, Presidente di Rete ITER-Istituto IARD – è una cosa unica e che consente di mettere a fuoco meglio i processi di transizione verso il mondo giovanile e adulto. La collaborazione tra Laboratorio Adolescenza e IARD consente di continuare e sviluppare sempre di più questo lavoro di osservazione e conoscenza. La ricerca mette in luce che se da un lato stili di vita e comportamenti attribuibili all’adolescenza proseguono spesso fino oltre i trent’anni d’età, sull’altro versante assistiamo ad una progressiva anticipazione di questi comportamenti, per cui l’osservazione e le conseguente attenzione sociale, educative e istituzionale, devono tener conto di questi mutamenti”.

Scarica la sintesi dei risultati dal sito del Laboratorio Adolescenza

Si ringraziano per il sostegno incondizionato a vario titolo offerto: Mediatyche-Compagnia di Comunicazione; Uriach Italia-divisione Laborest; Psichemilano e Family Health.

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