Quaderno IARD 3/93
Il rapporto, a cura di Alessandro Cavalli indaga i consumi culturali dei giovani dei primi anni novanta, per loro:
“L’accesso alla cultura è legato ad una dimensione di personalità che misura il grado di autodeterminazione oppure il fatalismo. La cultura risulta essere un bene prezioso proprio perché il suo possesso favorisce un atteggiamento attivo e autonomo verso la propria vita il proprio futuro, mentre la sua assenza è connessa al senso di non essere in grado di governare la propria vita e di essere alla mercé delle forze incontrollabili del destino.”
In allegato il PDF del Quaderno Temi e problemi della condizione giovanile in Italia – I Giovani e la cultura. – Giugno 1993