Su incarico dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro, Istituto IARD ha realizzato un’indagine campionaria rivolta a 800 giovani tra i 15 e i 34 anni, residenti nel comune di Catanzaro, con lo scopo di realizzare una fotografia della popolazione giovanile che ne individuasse peculiarità, aspettative, ambiti problematici e potenzialità. E’ stato inoltre effettuato un confronto del dato locale con quello regionale del 2000 e con le indagini nazionali sui giovani dal 1983 al 2004, entrambi condotti da Istituto IARD.
Il materiale della ricerca è stato oggetto del progetto audiovisivo “Troppo poco”, di cui riportiamo un estratto e un link al lavoro completo:
“Troppo poco. Realtà giovanili catanzaresi” è il quarto audiovisivo firmato Zatita Production, realizzato per l’Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili del Comune di Catanzaro nell’ambito del progetto “Voce ai giovani”. È stata la prima volta che Zatita ha affrontato un film con un approccio integralmente documentaristico lasciando, nei limiti del possibile, che sia ciò che viene rappresentato ad autorappresentarsi in un percorso a metà strada tra cinema verità e reportage.
Il lavoro non aveva l’ambizione di raccontare la realtà giovanile catanzarese, non basterebbe una serie tv a farlo, ha tentato, bensì, di dare alcuni spunti di riflessione su temi particolarmente vicini all’affascinante pianeta giovanile. Sono state, infatti, trattate le potenzialità espressive dei ragazzi, la loro situazione studentesca, lavorativa e più in generale produttiva, nonché la sfera delle devianze.
Specie nella fase di raccolta delle testimonianze dei ragazzi (preceduta da una fase di ricerca di soggetti che, per età, quartiere ed esperienze di vita, fossero rappresentativi di categorie giovanili più ampie) si è cercato di avere un approccio il più possibile imparziale, al fine di dare concretamente “voce ai giovani” affidando loro un microfono e uno spazio libero, in cui raccontare e raccontarsi. Ne è venuto fuori un piccolo universo variegato fatto di umanità e propositi, spontaneità e critiche, errori e progetti e un film attraversato dal primo all’ultimo fotogramma da una sincerità narrativa notevole in cui il vissuto dello studente precede quello del laureato, l’esperienza dell’ex cocainomane è parallela a quella del pusher, la voglia di riscatto del giovane detenuto è la medesima del giovane artista in un quadro sfaccettato e a volte complementare in cui tutti guardano avanti.
Il titolo “Troppo poco” intende sintetizzare il rapporto che, alla luce del materiale audiovisivo raccolto, molto spesso lega Catanzaro e i suoi figli. A detta di molti è troppo poco ciò che la città offre, ma nel contempo forse è anche troppo poco ciò che noi diamo al posto in cui viviamo. Il valore aggiunto di questo audiovisivo è anche il fatto che sia stato realizzato con e da giovani catanzaresi. Zatita Production, infatti, costituita da un gruppo affiatato di giovani professionisti ha sin qui realizzato opere sempre fortemente legate al territorio di appartenenza. Zatita Production ringrazia, per questa ulteriore occasione di crescita umana e professionale, i ragazzi intervistati che con la loro entusiastica partecipazione hanno contribuito al film e tutti coloro che, a diverso titolo, ne hanno reso possibile la realizzazione.
Nel film sono presenti dati statistici derivanti dal rapporto di ricerca “Essere giovani a Catanzaro”, curato dall’Istituto IARD, che ha coinvolto 744 catanzaresi tra i 15 e i 34 anni. I dati sono stati inseriti al fine di storicizzare il prodotto audiovisivo e di dare una giusta ed ampia lettura delle esperienze esemplari in esso contenute.